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Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana


Per saperne di più

Gli archivi ed i singoli documenti appartenenti allo Stato rientrano ipso iure nella categoria dei "beni culturali", e gli Istituti preposti alla loro conservazione e vigilanza sono gli Archivi di Stato, organi periferici dell'amministrazione archivistica italiana al pari delle Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, ma con funzioni diverse.


Competenze in materia di beni archivistici

La Soprintendenza ha compiti di tutelavigilanzavalorizzazione di una grande varietà di complessi documentari di interesse storico presenti sul territorio regionale, e, precisamente, tutti quelli compresi nell'accezione di "non statali" appartenenti a:

- enti pubblici territoriali (Regioni, Province, Comuni)
- enti pubblici non territoriali (ad esempio Camere di commercio, Università, Istituti scolastici, Aziende sanitarie locali e Aziende ospedaliere, Agenzie fiscali, Agenzie regionali per la protezione ambientale, Banca d’Italia, INPS, INAIL, ACI, e molti altri)
- privati, sia persone fisiche che persone giuridiche (ad esempio Imprese sia individuali che collettive, Fondazioni, Partiti politici, Sindacati, Istituzioni e associazioni culturali e di volontariato, ecc.).
Secondo il Codice, gli archivi e i singoli documenti appartenenti a soggetti pubblici territoriali e non territoriali sono de iure beni culturali, mentre gli archivi appartenenti a soggetti privati sono beni culturali  quando per questi ultimi sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale emessa dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica competente per territorio. Il presupposto della dichiarazione di interesse culturale è che gli archivi appartenenti a privati (persone fisiche o persone giuridiche) rivestano "interesse storico particolarmente importante", locuzione introdotta dal Codice dei beni culturali e sostanzialmente equivalente a quella di "notevole interesse storico" in uso nella precedente legislazione archivistica.

A seguito dell'intesa stipulata tra il Ministero per i beni e le attività culturali e la Conferenza episcopale italiana del 18 aprile 2000, la Soprintendenza collabora con le istituzioni ecclesiastiche per la tutela e la salvaguardia dei loro archivi.

 Per approfondimenti vai alla pagina La tutela negli archivi



Ultimo aggiornamento: 02/07/2024