Gli archivi ecclesiastici presenti sul territorio toscano costituiscono un patrimonio culturale assai cospicuo; basti pensare che l’archivio diocesano di Lucca conserva oltre 25.000 unità documentarie e 13.000 pergamene, di cui 1.800 dall’anno 685 all’anno 1000, iscritte nel 2011 dall’UNESCO nel registro “Memory of the world”, dichiarate cioè “patrimonio mondiale dell’umanità”. I rapporti fra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica sono regolati dal Concordato del 18 febbraio 1984, divenuto legge dello Stato nel 1985 (L. 25 marzo 1985, n.121, Ratifica ed esecuzione dell’accordo con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modifiche al Concordato lateranense dell'11 febbraio 1929, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede) e da successive intese siglate rispettivamente, per quanto concerne i beni culturali -e più specificamente archivi e biblioteche- nel 1996, 2000 e 2005.
Già all’indomani della firma del Concordato lo Stato ha varato una legge per la concessione di contributi finanziari agli enti di culto (L. 5 giugno 1986, n.253, Norme per la concessione di contributi finanziari a carico dello Stato per gli archivi privati di notevole interesse storico, nonché per gli archivi appartenenti ad enti ecclesiastici e ad istituti e ad associazioni di culto). La collaborazione tra il nostro Ufficio e la maggior parte delle diocesi toscane è stata nel corso degli ultimi decenni assai proficua ed ha prodotto, anche grazie a contributi ministeriali, riordino ed inventariazione di interi archivi o parti di essi, produzione di strumenti di corredo utili alla consultazione da parte degli studiosi, censimenti degli archivi parrocchiali.
Non è stato trascurato neppure il settore del restauro, spesso oltremodo necessario su materiale documentario tanto antico: numerosi restauri sono stati eseguiti con fondi esclusivamente statali, ma anche in questo ambito la collaborazione è oggi più che mai attiva, e unendo le risorse finanziarie erogate dallo Stato e quelle messe a disposizione dalle diocesi è possibile il recupero totale di pergamene e materiale cartaceo deteriorati a volte in modo tale da dovere altrimenti essere esclusi dalla consultazione.