Giovedí 10 maggio con una cerimonia che avrà inizio alle ore 12.00, l’Amministrazione Comunale di Firenze intitolerà alla memoria di Giulio Prunai il largo davanti all’Archivio di Stato di Firenze che prenderà il nome di “Piazza Giulio Prunai”.
Giulio Prunai, nato a Siena nel 1909, dal 1934 funzionario negli Archivi di Stato, fu Soprintendente archivistico dal 1954 al 1971 e con grande dedizione e spirito di servizio si spese per salvare gli archivi travolti dall’alluvione del 1966.
La Soprintendenza Archivistica per la Toscana, sotto la sua guida, dovette far fronte a una situazione catastrofica che aveva colto tutti di sorpresa. I danni provocati dall'alluvione ad un patrimonio archivistico tanto ingente quanto diffuso (conservato nelle case nobiliari, negli uffici, nelle sedi delle numerose e antiche istituzioni fiorentine, nei luoghi di culto) suscitarono in un primo momento un senso di sgomento al quale bisognò subito reagire. Con forte determinazione e grande spirito di servizio il Soprintendente riuscì in tempi brevi ad organizzare le operazioni di ricognizione, recupero, trasferimento e asciugatura del materiale danneggiato, non solo a Firenze ma anche nel resto della Toscana.
Nonostante lo scarso personale, Prunai dette vita a un’operazione straordinaria di salvataggio che mise in luce l’importanza delle funzioni della Soprintendenza archivistica a tutela e salvaguardia di tutto il patrimonio di memoria prodotta dalla comunità civile e non solo di quella appartenente allo Stato.
La stessa passione per la memoria animò la sua vita anche durante i due anni di prigionia trascorsi, dal 1943 al 1945, come ufficiale dell’esercito italiano internato nei lager nazisti in Germania e in Polonia, esperienza di cui volle lasciare traccia in un Diario inedito ora conservato nell’Archivio di Stato di Siena.
Per approfondire guarda il sito internet «La memoria nel fango: la Soprintendenza Archivistica per la Toscana e l'alluvione del 1966»