L’imminente riapertura di archivi, biblioteche, musei e altri luoghi della cultura dopo i due mesi di lockdown per contrastare la pandemia di Covid-19, pone a chi è chiamato riprendere le normali attività lavorative una varietà di dubbi e interrogativi determinati dalla eccezionalità della attuale situazione sanitaria e dalla necessità di aggiornare/contemperare le prassi consuete con le nuove misure indispensabili a garantire la sicurezza di lavoratori ed utenti. Uno dei problemi che è stato sottoposto agli esperti del MiBACT riguarda le misure di sanificazione di ambienti e depositi da attuare prima della riapertura di archivi, biblioteche e musei e, successivamente, nello svolgimento dei compiti e dei servizi ordinari. In risposta a questo specifico quesito, sono state pubblicate dal MiBACT le linee guida elaborate rispettivamente dagli specialisti dell’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro (ICPAL), dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) e dell’Opificio delle Pietre Dure (OPD). Le particolari caratteristiche dei beni culturali, infatti, impongono a chiunque li conservi di attenersi scrupolosamente a queste istruzioni e, in caso di ulteriori dubbi, si raccomanda di astenersi da un pericoloso “fai da te” e di rivolgersi, per interventi relativi a beni culturali documentari, alla consulenza tecnico scientifica dei funzionari di questa Soprintendenza.