La Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana sta lavorando in stretta collaborazione con l'Unità di crisi rapidamente attivata dalla Regione Toscana. Va dunque corretto quanto affermato in un servizio del TG 4 del 10 novembre.
Sul territorio devastato dall'alluvione stiamo costruendo le soluzioni grazie a questa stretta sinergia e all'apporto decisivo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, della Protezione civile, dei Comuni colpiti, degli archivisti, dei bibliotecari e dei restauratori dei nostri Istituti (gli Archivi di Stato toscani, la Biblioteca Nazionale di Firenze, l'Opificio delle Pietre dure). Stiamo operando in questo modo per il soccorso degli archivi e delle biblioteche in particolare nei territori di Campi Bisenzio, Montemurlo e Quarrata, che risultano sinora quelli con la situazione più grave per il Patrimonio da noi vigilato, insieme a quella di un archivio di concentrazione di un outsourcer, che ne conserva molti altri.
Secondo una scala di priorità, anch'essa risultato di un grande lavoro di selezione e di recupero in corso, si sta trasferendo la documentazione nei container per il congelamento - in gran parte messi a disposizione grazie alla Regione - condizione prima per poter poi procedere al restauro. Questa sarà l'attività dei prossimi giorni: un lavoro complesso, possibile grazie al contributo di tanti, professionisti e volontari.